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mercoledì 27 febbraio 2008

Ed ecco come nacque farsopoli


Quello che segue è un feroce articolo sulle intercettazioni, pubblicato sulla versione online de La Stampa, e tagliato dopo poche ore. Un mistero che neppure i redattori de La Stampa sanno motivare. Fortunatamente è stato salvato da un paio di lettori più veloci e più svegli della censura. E' opportuno che abbia diffusione

La giostra gira ancora e la resa dei conti si avvicina. Ecco come ha fatto l’Inter a condurre Calciopoli (La Stampa)

«Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva», con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. I fatti. Nel 2002 l’arbitro Nucini ha un colloquio con Facchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Moggi, l’arbitro De Santis e i dirigenti sportivi Fabiani e Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter si rivolse alla Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in codice: operazione ladroni. Sarebbero, però, anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguiti, fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiude dicendo che «non furono trovate anomalie nel tenore di vita del soggetto». Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un «controllo» della società sul calciatore. A seguito del decreto legge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini? Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? L’argomento interessa, intanto, anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice presidente dell’Inter. Tutti sanno che in realtà Buora non muoveva un passo senza il nulla-osta di Trochetti Provera. E’ fin troppo facile chiudere il cerchio. L’Inter è nei guai. Guai seri. Tutti hanno capito che le intercettazioni sono state filtrate e fornite al bacio alla Procura di Napoli dalla lobby Telecom di Tronchetti & C. attraverso Tavaroli. Eccoci allo scoop dell’ultima ora: inizialmente, tutti avevano ravvisato, senza dar troppo peso alla cosa in quel momento, che le intercettazioni erano state manipolate e interpretate prima di giungere nelle mani dei magistrati partenopei. Ufficialmente si pensava che fossero stati i Carabinieri di Roma ad aver interpolato con spiegazioni non dovute le sbobinature (azione che peraltro non è loro consentita). In realtà il lavoro di indirizzo era avvenuto ben prima e più in alto. Si parla proprio in quest’ottica del coinvolgimento diretto di Moratti e Trochetti Provera. A questo riguardo Tavaroli adesso sta tentando di fare da parafulmine per salvare le posizioni dei due e soprattutto per tutelare il proprio tesoretto nascosto e, probabilmente, da loro garantito. Alla Procura di Milano, però, hanno già capito dove e cosa cercare e non è esclusa in futuro una collaborazione di Tavaroli per alleggerire la propria difficilissima posizione giudiziaria. Insomma tutte le intercettazioni al centro di Calciopoli sono state confezionate su misura per abbattere dei bersagli precisi: persone e società considerate nemiche. La giostra gira ancora…


fonte: blade223

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho sempre pensato, ... dico di più per confezionarci il pacco hanno commissariato la federazione e chi ci hanno messo a capo di tutto? Il caro signor Rossi ... che guarda caso fù un consigliere dell'inter e rimase in carica solo fino alla sentenza di calciopoli e poi se ne andò ... dove? ... indovinate ... alla TELECOM.
Che Moratti avesse paura che ci fosse rimasta qualche traccia?
Che schifo, ... poi vanno in giro a dire che loro sono puliti, ... pagliacci!!!

megaupload accoun premium ha detto...

inter merdaaaa

Anonimo ha detto...

Infatti non è successo tutto per caso come molti volevano far credere1 L'INTER e ola Sua proprioetà ci sono dentro fino al collo!
E poi dicono che ce l'abbiamo con l'Inter per rivalità sportiva. Qui lo Sport centra come i cavoli a merenda. Qui c'è di mezzo la Telekom con i suoi servizi, ci sono degli Auricchio, dei Guido Rossi e chissà quanti altri coinvolti. E nel Proceso di Napoli in corso si sta capendo benissimo il livello di questa truffa!

Anonimo ha detto...

E' stato tutto un vergognoso imbroglio perpetrato dalla proprietà dell'Inter, che ha potuto manipolare i fatti grazie ai Servizi della Telecom (ci sono i reoconfessi) da inquirenti disonesti e corrotti, come il ten.col. AURICCHIO che fece sparire centinaia di intercettazioni estremamente gravi, che riguardavano proprio l'Inter, facendo emergere, anche spesso alterate e modificate a suo uso e consumo, solo quelle che riguardavano la JUVE, guarda caso!
In un paese giusto e civile, non si aspetterebbero i ricorsi nei vari gradi di giudizio, ma questi truffatori avrebbero già pagato da un pezzo, sia sul piano sportivo che penale, visto tutto quello che è uscito oggi solo per merito degli avvocati delle difese, e non certo per quei personaggi deviati, da chi sappiamo bene!