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lunedì 7 maggio 2007

Il Furto...


Onore alla curva Nord Barese!!!! Forza Bari Waliu!!! Quel furto fu fantastico!!!
E grande 2 a 1 con Ventola e Masinga!!! Ronaldo a prendersi i fischi!!! IO C'ERO!! 10-05-1998!!! Ho ancora il biglietto!!

Annuncio su Gazzetta Affari


Ecco i veri tifosi interisti: quelli che hanno capito l'inutilità dei festeggiamenti!!!

In tutte le sale cinematografiche...




Zucconi colpisce ancora


LA PAROLA ALL'ESPERTO

egr. dir.
sul Milan lei ogni settimana cambia musica. Io le faccio notare che 2 anni orsono il Milan quando si fece rimontare 4 gol, con i 6 ( non sette ) reduci di berlino, fece fare una figuraccia di m.... all'Italia e tutti gli Italiani . Quest'anno il milan ha l'aggravanete di essere nei confronti del Liverpool psicologicamente sotto il manto stradale, altro che arroganza. Addirittura Seedorf vuole i complimenti da Moratti per non avere ancora vinto niente. Ricordarsi che il Bayern era poca cosa e lo stesso Manchester aveva raggiunto il massimo contro la Roma, e qui casca l'asino. Il milan ha raggiunto il massimo con 3 settimane d'anticipo e questa nella champs è una condanna a morte. Chi sara al massimo fra 3 settimane invece sarà proprio il Liverpool .

Carlo Frangipane

Ed ecco qui la saggia risposta:

La sua previsione mi preoccupa, perché lei, da interista, di figure barbine in Coppe Campioni ha una profonda esperienza.

sabato 5 maggio 2007

LETTERE AL DIRETTORE di Vittorio Zucconi (repubblica.it)



CERCATE UN EUROMOGGI, PLEASE

Salve caro direttore
Lei tenta di sfuggire, ma la malattia del calcio e del tifo è dentro di lei... è un tifoso milanista e quando la sua squadra vince non cerchi giustificazioni sul fatto che nella squadra del Berlusca hanno giocato 7 italiani.... vogliamo scommettere che se i giocatori avessero avuto la maglia neroazzura avrebbe trovato qualsiasi motivo per denigrarli. Questo è il tifo e il calcio, non si nasconda dietro un dito. Io tiferò LIVERPOOL, perché sono coerente e il Milan non lo sopporto
A presto
Un interista felice e non "ricco scemo"
Andrea Musolesi

Ed ecco la risposta di Vittorio Zucconi:

Via, via, non sia così ingeneroso. Vedrà che tra qualche anno, con squalifiche e opportune penalizzazioni di Real Madrid, ManU, Barcellona, Valencia, Bayern, Lyon, Chelsea, Liverpool, Porto, Villareal e con l'ingaggio di un'altra dozzina di argentini, anche l'Inter riuscirà ad arrivare a una finale di Coppa dei Campioni e a vincerla magari contro la Dynamo di Smolensk. E io, avendo una parte della mia famiglia con passaporto argentino, farò patriotticamente il tifo.

Il sIGNOR moRATTI




D’accordo, ma le inchieste dell’anno scorso sono state molto di più di una diatriba sportiva. Insisto: che cosa bisogna fare?
«Le assicuro che non ho minimamente voglia di alimentare polemiche o di provocare. Piuttosto, ho sempre risposto alle provocazioni».

Quindi che messaggio vuol mandare alla Juve?
«Che val la pena girar pagina e guardare al futuro».

E consegnare alla storia quello che è successo?
«Beh, più che alla storia, alla procura di Napoli».

Dice così proprio ora che si parla di possibili indagini anche sul campionato 2005-2006?
«A parte la battuta, vediamo che cosa succederà. Io dico dovremmo mettere le vicende degli ultimi tempi nel capitolo di qualche cosa che è successo, ma che non coinvolge le persone che oggi sono alla Juve. Qualcosa che riguarda il passato e non i rapporti fra le persone che ci sono adesso».

Come giudica ciò che hanno detto alcuni giocatori bianconeri, come Nedved che ha sostenuto di «non aver rubato nulla» o Del Piero che ha ricordato l’inchiesta sui passaporti?
«Capisco Del Piero, capisco Nedved. Sono reazioni di persone che hanno lavorato per la Juve, hanno cercato di ottenere il meglio e poi quel traguardo gli è scomparso davanti agli occhi. Capisco la loro rabbia e il loro dispiacere»

Quindi?
«Non voglio dare lezioni a nessuno, ma non siamo noi la causa di quello che è successo alla Juve».

Un’ultima cosa a proposito di inchieste. Quella su Milan e Inter e l’ipotesi di falsi in bilancio a che punto è?
«Sinceramente non lo so. Va seguita, ma negli ultimi tempi non sono riuscito a farlo».

Ieri Berlusconi, commentando il successo in campionato dell’Inter, ha detto di essere felice per lei. Così la costringe a tifare per il Milan il 23 maggio?
«No, tanto quanto lui non tiferebbe se fosse l’Inter in finale di Champions. Vede, il tifo è un fatto istintivo, a volte più forte della volontà».


Nota personale: l'unica cosa che mi sento di dirgli, anzi, di dedicargli, è il famoso titolo di un libro: "Se questo è un uomo..."

venerdì 4 maggio 2007

Petizione contro Matarrese


Chiedo gentilmente a tutti voi che visitate questo sito a votare la petizione per mandare i Matarrese via da Bari. Tifoso barese o non, vota anche tu. I MATARRESE SONO UN MALE PER IL CALCIO. Il link qui sotto lo troverete anche sulla destra tra i "siti interessanti". Grazie a tutti.

http://www.ipetitions.com/petition/liberate_bari/

De Santis - Inter. INDAGINI


Nel 2002 la società nerazzurra si rivolse a un investigatore legato a Telecom per far pedinare l'ex arbitro. L'ufficio indagini aprirà un fascicolo: il club potrebbe essere accusato di slealtà sportiva
L'arbitro De Santis all'epoca dei fatti. LiveraniROMA, 25 settembre 2006 - "Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva": con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. In attesa di conoscere le decisioni di Francesco Saverio Borrelli, il suo ufficio continua a lavorare. Toccherà a Carlo Loli Piccolomini o a Marco Squicquero richiedere alla Procura di Milano gli atti relativi alla parte del filone Telecom che riguarda il mondo sportivo.
I FATTI. Nel 2002 l’arbitro Danilo Nucini ha un colloquio con Giacinto Facchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Luciano Moggi, l’arbitro Massimo De Santis e i dirigenti sportivi Mariano Fabiani e Luigi Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter, a quanto poi è emerso dalle indagini della magistratura, si rivolse alla Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in codice: operazione ladroni.
I CONTROLLI. Sarebbero, però, anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguìti, fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiude dicendo che "non furono trovate anomalie nel tenore di vita del soggetto". Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un "controllo" della società sul calciatore. Del mondo sportivo erano intercettati anche Franco Carraro e il presidente di Capitalia Cesare Geronzi.
INTERCETTAZIONI ILLEGALI. A seguito del decreto legge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini? Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? Le stesse domande potrebbero valere anche per Vieri. Inoltre se i contatti denunciati erano con Moggi, Fabiani e Pavarese, ci sono state intercettazioni anche nei loro confronti? Sono queste le domande che gli 007 federali porranno ai dirigenti interisti.
LE PROCURE. L’argomento interessa, intanto, anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì, proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice presidente dell’Inter.

Pare proprio che il signor Tavaroli abbia incominciato a cantare...

Calciopoli, De Santis la settimana prossima la sentenza del TAR


Si conoscerà la prossima settimana la decisione del Tar del Lazio sul ricorso col quale l'arbitro Massimo De Santis contesta la sentenza con la quale il 27 luglio scorso la corte federale della Figc gli ha inflitto quattro anni di inibizione dall'attività dopo il processo denominato 'Calciopoli'. Oggi il ricorso è stato discusso nel merito e i giudici della III sezione ter, presieduta da Francesco Corsaro, si sono riservati di emettere entro sette giorni il dispositivo della loro sentenza."Nel processo sportivo - hanno sostenuto davanti al Tar i legali di De Santis, avvocati Silvia Morescanti, Roberto Ficcardi e Paolo Gallinelli - sono mancate le regole elementari del contraddittorio. La sentenza sportiva inoltre è stata creata sulla base della inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche".Nel merito della vicenda, hanno continuato i legali, "Figc e Coni hanno puntato essenzialmente sulla questione del difetto di giurisdizione, ritenendo che De Santis avrebbe dovuto prima proporre istanza di arbitrato e poi ricorrere al Tar. Abbiamo eccepito che l'esperire preventivamente il tentativo di arbitrato avrebbe precluso di ricorrere al Tar, in quanto il lodo eventualmente emesso non è sindacabile dal giudice amministrativo. E nel contempo, poi, sarebbe scaduto il termine per presentare ricorso contro la sentenza".Dal canto suo, in sede di udienza, il legale della Figc, avvocato Luigi Medugno, ha sostenuto come "non è pensabile che si possa celebrare davanti al Tar un ulteriore grado della giustizia sportiva. I fatti sono quelli che sono e sono quelli che emergono dal processo sportivo".Rivolgendosi ai giudici, poi, Medugno ha detto: "Voi dovete decidere solo sulla legittimità dell' atto contestato. L'impianto motivazionale della corte federale è immune dai vizi che si vogliono sollevare".L'avvocato Alberto Angeletti, legale del Coni, infine, si è riportato alle memorie presentare insistendo in particolare sul difetto di giurisdizione del Tar "perché la sanzione irrogata a De Santis - ha detto - esaurisce i suoi effetti nell' ambito dell' ordinamento sportivo"."Ho deciso di ricorrere al Tar del Lazio perché non mi fido della giustizia sportiva". Lo ha detto l'arbitro Massimo De Santis a conclusione dell'udienza davanti al Tar del Lazio, nel corso della quale si è esaminato il ricorso con cui ha contestato la decisione del 27 luglio scorso che ha visto la corte federale della Figc infliggergli quattro anni di inibizione dall' attività a conclusione del processo su Calciopoli.De Santis era presente al Tribunale amministrativo regionale e ha assistito all' udienza."Ho provato ancora più amarezza - ha aggiunto l'arbitro - perché voler continuare a disegnare me come la persona che abitualmente andava a cena o aveva contatti telefonici con dirigenti in riferimento alla partita Lecce-Parma, l'unica che mi è stata contestata, è piena falsità. E' dimostrato da tutte le intercettazioni in possesso della Procura di Napoli e trasferite alla Figc, che io ho avuto soltanto contatti telefonici con Bergamo prima della gara, e Mazzini, dopo la gara, che erano figure istituzionali".

Ancora una volta, però, mi cheido come mai il silenzio sulla questione da parte degli organi di stampa. Cos'è c'è un "silenzio stampa" al contrario nei confronti di De Santis?

Sabino Lops

giovedì 3 maggio 2007

Comunicato Ultras Bari


Sei partite ci dividono dalla fine del campionato; sei partite nelle quali si deciderà il destino della nostra amata che quest’anno, complice un’inesistente campagna di riparazione, ha dilapidato quanto di buono fatto nel girone di andata, invischiandosi in piena zona retrocessione.
È ancora vivo in ognuno di noi il ricordo di quello splendido 16 dicembre, quando sia in campo che sugli spalti surclassammo i rivali leccesi: ben seimila biancorossi in festa omaggiarono un Bari perfetto, sempre all’altezza della situazione e candidato pienamente ad un posto per i play-off.
Ci troviamo 4 mesi dopo con l’acqua alla gola e con una situazione difficilissima: quintultimo posto in classifica ed un finale di campionato, calendario alla mano, quasi proibitivo (in successione Lecce, Rimini, Genoa, Albinoleffe, Juventus e Verona).
Noi ULTRAS dal 31 gennaio abbiamo inasprito la contestazione contro il presidente, unico e reale colpevole di questa situazione fallimentare, incapace di allestire una squadra degna della nostra gloriosa città. Ma tutto ciò non è bastato e non ci appaga, visto che vediamo scendere la nostra amata sempre più giù e visto che non ci sono reali intenzioni di cedere la società.
A poche ore dal derby organi di stampa e tifosi si chiedono quale atteggiamento assumeranno gli ULTRAS BARI dopo la gara persa contro il Piacenza: molte le voci che si sono innalzate in città, tipo diserzione, contestazione fuori dai cancelli, abbandono della squadra… e sinceramente questa è stata la nostra prima scelta non appena ci siamo confrontati a caldo dopo l’ennesima sconfitta.
A mente fredda però, abbiamo deciso che gli ULTRAS BARI rimarranno al loro posto per tutte le altre partite casalinghe perché non riteniamo giusto abbandonare la maglia nel momento più difficile del campionato, quando il baratro è ad un passo.
Si, se lo facciamo è solo per la maglia, perché noi amiamo solo quella e non chi la indossa senza sputare sangue e sudore… non bastavano le nuove leggi che ci hanno tolto la libertà di essere ULTRAS A MODO NOSTRO, le pay-tv che hanno condizionato le nostre trasferte, i decreti antiviolenza che hanno tolto colore e amore dalle nostre curve e dai nostri cuori…ci hanno imposto il silenzio e l’anonimato, sperando di ritrovarci per magia composti e muti…ma è stato solamente uno squallido compromesso al quale noi Ultras, veraci e sanguigni, non scenderemo mai!
Non ci fermeremo davanti all’incompetenza di una presidenza triste e inadeguata alla nostra città. Canteremo con tutta la forza che abbiamo nel corpo, contro questo calcio, contro questa società che ormai non regala nessuna emozione da tanti anni, contro tutti quelli che vedono Bari come un trampolino di lancio per i loro squallidi obiettivi personali…ma soprattutto canteremo per la maglia e per la nostra città.
Noi amiamo il Bari…e il Bari adesso ha bisogno di Noi…facciamo appello a tutti i tifosi di seguirci per l’ultimo sprint, uniti e compatti come non mai per l’amore che ci accomuna…mettiamo quanto prima la parola fine a questo campionato, dopo di che penseremo a come poter trovare un’alternativa ai M*******e che hanno fatto il loro tempo e che non ci incantano più con le loro promesse mai mantenute.
Noi daremo il massimo, così come ci aspettiamo il massimo da chi scende in campo…perché loro indossano i nostri colori…e devono portare rispetto per il nome della città che rappresentano..


AVANTI BARI... AVANTI ULTRAS



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9 MAGGIO 2007



In occasione della festa di San Nicola gli ULTRAS CURVA NORD invitano tutti i cittadini baresi a radunarsi presso il CHIRINGUITO (lungomare Araldo di Crollalanza, a pochi passi dal circolo Barion) alle ore 21 per trascorrere una serata all’insegna della baresità.
Confidiamo in una presenza massiccia di tutti i baresi: la festa di San Nicola è molto sentita da tutti noi ed inevitabilmente ci sarà un’invasione di persone che si riverseranno sul lungomare per omaggiare il Santo Patrono. Ecco perché vi chiediamo di unirvi a noi e di portare al collo la sciarpa biancorossa che ci contraddistingue, emblema di quei magici colori che ci fanno battere il cuore e che porteremo sempre con fierezza ed orgoglio.
Bari è dei baresi, non dimentichiamocelo, non di un padrone che sta facendo di tutto per spegnere la nostra passione: insieme siamo più forti, una voce compatta e roboante non può passare inosservata…anzi può dare molto fastidio.
Riprendiamoci ciò che ci spetta…

Tutti insieme alla festa barese
ora e sempre
CONTRO Matarrese

Onora la tua città...difendine i colori. u.c.n. 1976