Ricerca personalizzata

sabato 5 maggio 2007

Il sIGNOR moRATTI




D’accordo, ma le inchieste dell’anno scorso sono state molto di più di una diatriba sportiva. Insisto: che cosa bisogna fare?
«Le assicuro che non ho minimamente voglia di alimentare polemiche o di provocare. Piuttosto, ho sempre risposto alle provocazioni».

Quindi che messaggio vuol mandare alla Juve?
«Che val la pena girar pagina e guardare al futuro».

E consegnare alla storia quello che è successo?
«Beh, più che alla storia, alla procura di Napoli».

Dice così proprio ora che si parla di possibili indagini anche sul campionato 2005-2006?
«A parte la battuta, vediamo che cosa succederà. Io dico dovremmo mettere le vicende degli ultimi tempi nel capitolo di qualche cosa che è successo, ma che non coinvolge le persone che oggi sono alla Juve. Qualcosa che riguarda il passato e non i rapporti fra le persone che ci sono adesso».

Come giudica ciò che hanno detto alcuni giocatori bianconeri, come Nedved che ha sostenuto di «non aver rubato nulla» o Del Piero che ha ricordato l’inchiesta sui passaporti?
«Capisco Del Piero, capisco Nedved. Sono reazioni di persone che hanno lavorato per la Juve, hanno cercato di ottenere il meglio e poi quel traguardo gli è scomparso davanti agli occhi. Capisco la loro rabbia e il loro dispiacere»

Quindi?
«Non voglio dare lezioni a nessuno, ma non siamo noi la causa di quello che è successo alla Juve».

Un’ultima cosa a proposito di inchieste. Quella su Milan e Inter e l’ipotesi di falsi in bilancio a che punto è?
«Sinceramente non lo so. Va seguita, ma negli ultimi tempi non sono riuscito a farlo».

Ieri Berlusconi, commentando il successo in campionato dell’Inter, ha detto di essere felice per lei. Così la costringe a tifare per il Milan il 23 maggio?
«No, tanto quanto lui non tiferebbe se fosse l’Inter in finale di Champions. Vede, il tifo è un fatto istintivo, a volte più forte della volontà».


Nota personale: l'unica cosa che mi sento di dirgli, anzi, di dedicargli, è il famoso titolo di un libro: "Se questo è un uomo..."

Nessun commento: