Ricerca personalizzata

sabato 26 maggio 2007

No al razzismo!

Vorrei uscire per un attimo dal mondo del calcio per affrontare un tema serio che è quello del razzismo e dello pseudotifoso ignorante che lo pratica. Per questo ho trovato un interessante articolo non firmato su internet.

No al razzismo!

Sono triste. L’ignoranza di certa gente, in questo caso pseudotifosi, mi fa sempre male e mi riempie di amarezza.
Premetto subito, anche se non ce ne sarebbe bisogno, che il mio discorso vuole andare ben aldilà del criticare gli pseudotifosi che hanno fischiato Zoro. Non mi interessa affatto che erano tifosi dell’inter…
Potevano essere di qualsiasi altra squadra. Il discorso era lo stesso.
Il discorso però è molto, ma molto più generale.
Purtroppo.

Se vogliamo limitarci allo sport, e al calcio in particolare, parlano i fatti.
All’interno della maggior parte delle tifoserie si distinguono per ignoranza e imbecilità dei gruppi di pseudotifosi, che non perdono occasione di mettersi in mostra con i loro atti di inciviltà. Il razzismo è il peggiore di questi.
Spesso si sentono dei cori razzisti o dei “buuu” contro giocatori di colore di altre squadre.
E si perché la lungimiranza di queste persone si ferma qui. Si ferma al fischiare con “buuu” razzisti l’avversario di colore e ad inneggiare il giocatore di colore della propria squadra…

Cosa possiamo fare per evitare i fenomeni di razzismo?
Sicuramente promuovere una cultura d’integrazione migliore, che passa anche e soprattutto dai piccoli gesti di apertura mentale che possiamo fare ogni giorno. Dal non pensare se sentiamo una notizia al tg che “sicuramente sarà stato un extracomunitario, magari un negro!”, dal non pensare che la colpa dei problemi dell’italia (nel nostro caso) siano da attribuire agli extracomunitari “sono sempre loro che rubano”, dal provare a conoscere meglio le persone di colore che vivono nella nostra città o quartiere e si conoscono solo di vista.
Dal pensare che il colore della pelle non ha importanza ai fini della comunicazione e dell’integrazione.
Su internet ad esempio abbiamo tutti lo stesso colore, fatto di 0 e di 1.
Nella vita invece spesso modifichiamo il nostro pensiero, il nostro modo di agire e quindi di comunicare in base al colore della pelle.
Basta.
Se uno è un delinquente lo è da bianco e lo è da nero. Può cambiare il colore della pelle ma non cambia la persona.
Se un altro è una brava persona vale lo stesso, bianco o nero che sia. Non importa.

Tornando al calcio capiamo quindi come non basta certamente far iniziare le partite 5 minuti dopo per combattere il razzismo.
In questo caso si tratta di persone cieche, persone che con la loro arroganza e visione limitata, fingono di poter combattere il razzismo in questo modo.

Proviamo assieme ad elencare i problemi legati al razzismo cercando delle soluzioni per cambiare questa situazione.

Forza!

Nessun commento: