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martedì 29 maggio 2007

Materazzi, zittisci e impara


MILANO, 28 maggio 2005 - Il superderby, la polemica degli striscioni e il dibattito sull'importanza della Champions rispetto allo Scudetto. Mai come quest'anno la rivalità Inter-Milan è salita oltre il livello di guardia. Gennaro Gattuso ha cercato di riportare la situazione sotto il livello di guardia. Chiarendo il suo punto di vista anche su qualche comportamento da parte dei colleghi interisti: "Dobbiamo cercare di stare calmi, non si può discutere ed esasperare gli animi ogni giorno", ha detto il centrocampista rossonero intervenendo telefonicamente alla trasmissione "Lunedì di Rigore". "Noi abbiamo sbagliato ad esporre quello striscione sul nostro pullman nella festa per la Champions e abbiamo chiesto scusa per questo. Però adesso basta, non si può tirare fuori questo episodio continuamente. Anche loro - ha continuato Gattuso riferendosi ai giocatori dell'Inter - hanno fatto qualcosa di sbagliato e non possono venire a insegnarci come dobbiamo vivere".
Accogliendo l'idea di un confronto chiarificatore con Marco Materazzi, compagno di Nazionale, Gattuso ha fatto riferimento anche alla polemica sullo "scudetto degli onesti". "Bisogna superare questo momento e queste frasi, è ora di finirla, questa storia ci ha infastidito e capisco benissimo quanto possa infastidire anche i giocatori della Juventus".

Gattuso attacca Materazzi: 'Ma chi ti credi di essere?'

08:44 del 29 maggio
Prosegue il gelo tra Milan ed Inter. Il centrocampista rossonero Gattuso attacca Materazzi: "Marco è un amico, ma ora sta esagerando e si crede di essere Gesù. Il Milan non accetta lezioni di stile da nessuno, tutto è partito dal gesto dell'ombrello di Moratti nel derby".

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