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lunedì 28 maggio 2007

A Moratti...


C'è Moratti poveretto
con un pezzo di cartone
che nascosto sul balcone
accarezza lo scudetto.

Sta passando un torpedone
con la coppa e le bandiere
sono tutte rossonere
su c'è il Milan già campione

E con questa son già sette
sono fatti non pugnette
le tue sono sempre due
gli anni son quarantadue

D'improvviso uno stendardo
"Che c'è scritto?" Ora guardo
ecco un fremito, un sussulto
è terribile l'insulto

L'onestone ora si è offeso
lo scudetto è vilipeso
batte i pugni, grida e urla
non gli è andata giù la burla

Gli si chieda presto scusa
"dell'insulto non si abusa"
dice irato il presidente
dimostrandosi furente

Ma dimentica il tapino
che nel derby cittadino
coi suoi bei comportamenti
non ci ha poi fatto contenti

Da perfetto nerazzurro
da magnifico buzzurro
si è lasciato un poco andare
cominciando ad insultare

Mentre vince sul più bello
con il gesto dell'ombrello
a fanculo ci ha mandato
a Ronaldo lo ha insultato

anche merde ci ha chiamato
e neanche si è scusato.
Quindi ora cosa vuoi
se ad offendere siam noi?

Taci, piglia e porta a casa
questa innocua nostra offesa
visto che non puoi parlare
né lezioni ci puoi dare

Ti abbiam chiesto già perdono
scusa un po' la supponenza,
sai qual'è la differenza
tra le squadre di Milano?

Tu le scuse già ce l'hai
a noi non le hai fatte mai,
io festeggio con gli inglesi
tu festeggi coi senesi

Con noi ora sei arrabbiato
ritenendoti insultato
per un po' di goliardia
piglia, ciapa, porta via

Però in fondo ti capisco
ed un po' ti compatisco.
Ti sentivi già il migliore
Non avevi alcun sentore

Riportata su la testa
eri pronto per la festa
ma crudele fu il destino
che ci mise lo zampino

Tutto cambia all'improvviso
dalla sera alla mattina
su dai, facci un bel sorriso
sei tornato a pecorina

Su, da bravo, presidente
sei tornato ai tuoi livelli
coi tuoi gesti degli ombrelli
di magnifico perdente

Noi saliamo sull'Olimpo
con la Coppa degli Dei
mentre tu resti nel Limbo
con i tuoi bei piagnistei

Vogliam farci perdonare
per la frase un po' scurrile
e vogliam rettificare
quella scritta tanto ostile

In maniera più educata
affinché sia cosa grata
Ti diciamo. "Lo scudetto
te lo metti su nel retto"

E se ancor non ti sta bene
la cambiam come conviene
e diciamo piano piano:
"Mettilo nel deretano"

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