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giovedì 28 giugno 2007

Caso Chivu, dopo Suazo anche sul rumeno l’Inter viola le regole.


Il mercato in casa Inter non si ferma mai. Proprio nel giorno della presentazione di Suazo, è il caso Chivu a tenere banco ad Appiano Gentile.

Marco Branca, direttore dell'area tecnica nerazzurra, ha fatto il punto sulla trattativa: "Noi abbiamo raggiunto l'intesa col giocatore, ma se non troviamo l'accordo con la Roma non potremo fare nulla. La società giallorossa si è incontrata col Barcelona? Non ne so nulla, l'ho solo letto sui giornali".


Ma insomma: non c’era un regolamento?

La Roma ieri pomeriggio, dopo le dichiarazioni di Branca, ha dichiarato pubblicamente tramite Daniele Pradè che il Barcellona ha l’autorizzazione a trattare col giocatore e col suo procuratore. Perché non ha detto la stessa cosa per l’Inter?
Forse non è stata data la stessa opportunità alla società nerazzurra: del resto non si è mai vista una società di calcio che afferma che un’altra ha l’autorizzazione a trattare (e comunque non a firmare un contratto) un proprio giocatore. Sottolineare l’aver dato questa autorizzazione a parlare col giocatore non sarà mica un voler spaventare l’Inter?

La sensazione che la società nerazzurra e i suoi dirigenti abbiano sostituito Moggi & C. in fatto di arroganza e non solo, è sempre più forte: a Milano ormai si permettono di dire di tutto, sapendo che nessuno li “tocca” (vedi Borrelli con tutte le inchieste fatte partire sotto prescrizione…quando partono).

L’era di Moggi alla Juventus è durata 13 anni…ci attendono ancora 12 anni di Morattilandia…

fonte:calciomalato

PLUSAVALENZE FITTIZIE

Borrelli raddoppia l’inchiesta
Palazzi valuta i bilanci fino al 2004 e s’indag
a fino al 2006. Interrogato SuazoBorrelli non lascia, raddoppia. Sì, l’inchiesta sulle plusva­lenze di Inter e Milan raddoppia. Perché è di ieri la notizia che il ca­po dell’Ufficio Indagini ha disposto l’apertura di uno stralcio del fi­le relativo alle plusvalenze fittizie inserite - come sostiene anche il pm della procura di Milano, Carlo Nocerino - nei bilanci 2004-2005 e 2005-2006 delle due società milanesi. Ha deciso di affidare l’inda­gine allo stesso pool di quattro uomini superspecializzati che ave­vano indagato dall’agosto 2006 e infine scritto la relazione conse­gnata a Palazzi sull’affaire Brunelli e sulle altre plusvalenze.
Allo stesso tempo Borrelli chiede che il procuratore Stefano
Pa­lazzi valuti la relazione fornitagli lo scorso 8 giugno dal suo ufficio sull’allargamento a cinque carneadi “plusvalenti” palleggiati nei bi­lanci 2003-2004 tra i club meneghini. Una mossa che potrebbe por­tare all’archiviazione per prescrizione (parola magica dalle parti di via Durini) per i club, non per i tesserati coinvolti (presidenti, am­ministratori, estensori dei bilanci) per il condizionamento del bilan­cio di Milan e Inter con la sopravvalutazione rilevata dal perito del tribunale di Milano e dallo stesso Ufficio Indagini: i due anni - per questa prima parte del lavoro - si sarebbero chiusi il 30 giugno 2006, due mesi prima dell’avvio dell’opera di scandaglio sui bilanci dopo la denuncia di Brunelli. Nella seconda tranche andranno valutati, invece, gli effetti legali - oltre che contabili - dei movimenti operati da Inter e Milan nei passaggi a colpi di comproprietà di giocatori va­lutati attorno ai 3 milioni di euro l’uno. Se il falso s’è perpetrato con le compravendite nel 2004, i passaggi successivi sono nuovi reati o no? Pensate che mezzo Brunelli (1,5 milioni) nel 2006 valeva anco­ra dieci volte la metà di Andreolli (175 mila euro) per il bilancio in­terista... Altra prospettiva da valutare: tra prima e seconda tranche dell’indagine è intervenuto il calmiere della legge spalmaperdite: perché quei ragazzi valutati come campioni non sono stati “svalu­tati” come altri giocatori (Milan e Inter insieme hanno “spalmato” quasi 500 milioni di patrimonio calciatori tra 2003 e 2004...)?

SUAZO SOTTO TORCHIO.
Nel frattempo tra i 1500 messaggi di benvenuto all’Inter ne ha inviato uno anche l’Ufficio Indagini che ie­ri ha ascoltato a Milano il neonerazzurro David Suazo: messo sot­to torchio (a Borrelli non è piaciuto affatto il teatrino da codice di giu­stizia attorno all’honduregno), come Moratti e Ghelfi, l’ex cagliari­tano ha difeso se stesso e l’Inter parlando del precontratto, delle clausola che gli consentiva di trattare, di accordo senza firma. Ov­viamente.


fonte:blade223

martedì 26 giugno 2007

Fuori Tema

Vorrei dedicare poche righe ad un argomento molto serio : L'Achool e la guida. Leggete attentamente questa storia e rifletteteci molto...
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.

Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra cosí lontana! Il mio sangue é sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la fará". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte.

Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura. Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene. Per questo... Ti voglio bene e... Addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente.

lunedì 25 giugno 2007

INVIATE LETTERE, EMAIL, O FAX DI PROTESTA AI SEGUENTI INDIRIZZI:


ufficio indagini: fax 06/84913416-06/84913521 non riceve mail ; presidenza Figc: figc.presidenza@figc.it fax. 06/84912440 (non riceve mail); UEFA: info@uefa.com ; FIFA: http://www.fifa.com/contact/index.html ; Ministro della Giustizia: mastella_m@posta.senato.it; Ministro dello Sport: melandri_g@camera.it ; Pm Nocerino (titolare dell'indagine)carlo.nocerino@giustizia.it
ALTRI INDIRIZZI:
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redazione@tgcom.it; quotidiani@rcs.it

ECCO UNO DEI TANTI MESSAGGI CHE POTETE PRENDERE D'ESEMPIO:

Egregio Dottore,
se sarà confermata l’irregolarità dell’iscrizione dell’Inter al campionato di calcio italiano 2005/2006 , senza dimenticarci che c’è un indagine aperta anche per la stagione 2004/2005 a rischio prescrizione, e dopo che la Giustizia Sportiva si è dimostrata ostaggio della stampa dei “potenti” condannando la Juventus ancor prima che venissero accertate le sue colpe, allora potremmo semplice affermate che la “pulizia “ del calcio che volete farci credere di aver fatto è solo quella di rendere “l’illegalità” “legale”. E’ necessario abbattere questo muro di omertà eretto sia dalla FIGC sia dalla Giustizia Sportiva e rendersi meno ridicoli agli occhi del mondo! L’ora del “dobbiamo cambiare il calcio” e del “vogliamo ridare credibilità a questo sport” inizia da questi provvedimenti che spero sia esemplari e non di comodo come fatto fino ad oggi!!! 14.000.000 di juventini aspettano delle risposte e rivogliono indietro gli scudetti meritatamente conquistati sul campo senza trucchi o artifici vari!

by Lettore Anonimo

Nuovo record per l'Inter: la squadra più indebitata della storia


Il Sole 24 ore ha pubblicato ieri una situazione delle finanze del calcio italiano.
L’articolo è stato rilanciato da tgcom e, visto il momento che sta vivendo il calcio italiano penso che sia il caso di riportarlo,
Il calcio italiano versa in condizioni finanziarie tutt'altro che invidiabili. E' il responso di un'analisi de 'Il Sole 24 Ore', che prende in esame i bilanci di 17 club dei 20 dell'ultima serie A. La voragine complessiva è di circa 380 milioni di euro, con l'Inter a farla da 'padrona' dal basso dei suoi 181,5 milioni di perdite. Il secondo rosso più elevato è quello della Juve, ferma a 36,5. Il Milan ha un attivo di 2,48.Conti in disordine, buchi senza fondo e un dissesto economico-finanziario che, seppur appianato dalle generosi donazioni dei magnati del pallone, non accenna a risolversi positivamente. Il calcio italiano resta un malato, sfinito da una convalescenza ormai lunga più di un decennio. 'Il Sole 24 Ore' ha fatto i conti in tasca all'industria della pedata e i numeri, come succede regolarmente, non tornano per nulla. Nonostante un incremento di sette punti percentuali del giro d'affari legato allo sport più amato dagli italiani, la stagione 2005-06 ha registrato un altro bilancio in rosso. Il campione analizzato è composto da 17 club di serie A, tutti tranne la Sampdoria, i cui dati non sono ancora disponibili, la Reggina e il Messina, con i consuntivi di queste ultime di cui "non c'è traccia".Se l'aggragato delle società analizzate ammonta a 1.310 milioni di euro, i costi del personale raggiungono i 741 milioni, il 56,6% delle entrate complessive. Il dato che, però, deve essere considerato il più pregnante della tabella pubblicata dal quotidiano economico è quello relativo alla perdita di gestione del nostro massimo campionato: 380 milioni, di poco inferiori ai 407 della stagione precedente. Una diminuzione non sufficiente per ipotizzare una ripresa del settore. Entrando nel dettaglio, si può evincere come l'Inter sia il club con il bilancio più disastrato, con 181,5 milioni di perdite nel dato consolidato. La classifica dei 'cattivi' prosegue con la Juventus, staccata però di un abisso dalla Beneamata, con i suoi 36,5 milioni di rosso. L'altra grande del nostro pallone, il Milan, ha chiuso invece in attivo di 2,48 milioni, grazia alla plusvalenza di 42 milioni ottenuta tramite la cessione di Andriy Shevchenko al Chelsea. Il bilancio più sano, però, è quello dell'Udinese, che è riuscito a far registrare un utile di 6,5 milioni. Anche se nel rapporto costi e rating vince il Livorno di Spinelli. Ma le società in attivo sono la stragrande minoranza e il nostro pallone non può certo pensare di aver imboccata la strada virtuosa che molti indicano come necessità impellente.

fonte:tgcom

sabato 23 giugno 2007

Caso Suazo, il Milan si ritira



Ieri sera il Milan ha emesso un comunicato ufficiale sulla vicenda Suazo, dichiarando di essersi ritirato dalla trattativa.
Questo il comunicato:

”Il Milan ha stipulato con il Cagliari Calcio un contratto avente ad oggetto la cessione in compartecipazione del calciatore David Suazo.
Tuttavia, preso successivamente atto che il calciatore aveva precedentemente sottoscritto con F.C. Internazionale un contratto di lavoro sportivo, comunica di ritirarsi dalla trattativa.
Il Milan desidera peraltro sottolineare di aver operato nella vicenda lealmente ed in piena conformità con i regolamenti sportivi nazionali e internazionali.”


Ma il comunicato del Milan nasconde una trappola per i cugini nerazzurri.
L’accusa del Milan è molto chiara: “il calciatore aveva precedentemente sottoscritto con F.C. Internazionale un contratto di lavoro sportivo”.
E’ chiaro dunque che l’Inter ha fatto sottoscrivere un contratto ad un giocatore tesserato per un’altra squadra: la faccenda è esplosa, vedremo cosa succederà.

Sabino Lops

Intercettazioni illegali Inter, inchiesta archiviata


La Procura Federale della Figc ha archiviato l`indagine sulle intercettazioni telefoniche fatte eseguire dall`Inter. Era stato Christian Vieri a sollevare il caso, che riguardava anche l`ex arbitro Massimo De Santis, l`ex direttore sportivo del Messina, Mariano Fabiani, e poi anche i calciatori Mutu, Ronaldo e Jugovic.

”Il Procuratore federale - annuncia la Figc in un comunicato - esaminata la relazione dell`ufficio indagini sugli accertamenti richiesti dalla Procura federale in ordine a numerosi articoli di stampa riguardanti il comportamento di dirigenti della società Internazionale F.C. S.p.A. nei confronti dell’arbitro Massimo De Santis, dei calciatori Christian Vieri, Adrian Mutu, Ronaldo, Vladimir Jugovic e del tesserato Mariano Fabiani, ha disposto l`archiviazione del procedimento, non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare procedibili ovvero non prescritte”.
Cominciano, dunque, colpi di spugna sull’operato dell’Inter di Massimo Moratti: che l’Inter avesse il diritto di far seguire propri tesserati è una cosa che, secondo le norme sportive, non è vietata, ma non lecita. E’ una di quelle situazioni di “confine” nelle quali il calcio italiano pare sguazzare molto bene.

Ma è indubbio che aver fatto seguire un arbitro, quindi non un proprio tesserato, è una palese violazione dell’ordinamento sportivo.
Quando un giudice ordinario sarà investito della questione (l’arbitro De Santis ha dichiarato più volte che citerà in giudizio l’Internazionale, così come ha dichiarato farà anche Vieri), dubito che la cosa passerà inosservata: ma ancora una volta la giustizia civile e penale sconfesserà quella sportiva.

Ma cosa viene in rilievo dalla dichiarazione del Procuratore Federale: è stata, indirettamente, confermata l’azione di pedinamento nei confronti di De Santis.
Cosa che Moratti aveva sempre negato…


Sabino Lops

Caso Suazo, Moratti scommette sull’honduregno in nerazzurro


Vinto finalmente, dopo diversi anni, uno scudetto sul campo, che fa il paio con quello vinto a tavolino per i noti fatti di calciopoli che hanno investito Juventus e Milan, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, vuole ora conquistare l'Europa; "Inutile nasconderci, il nostro primo obiettivo sarà vincere la Champions League", ha detto. Per questo le operazioni di mercato che l'Inter sta portando avanti sono molto importanti, in primis il caso Suazo, che il patron nerazzurro ritiene possa risolversi positivamente per il suo club.

"Oggi non ho avuto molto tempo per pensare alla vicenda Suazo - ha dichiarato Moratti, come riporta anche il sito web nerazzurro - Comunque, da quelli che possono essere gli ultimi sviluppi si può dire che, fortunatamente per noi, c'è una chiara volontà del giocatore di trasferirsi nell'unica società che lo aveva cercato per lungo tempo, che è l'Inter. Di questo ci dobbiamo avvalere, al di là di quelli che sono i buoni rapporti con chiunque. Dobbiamo guardare a quelli che sono gli interessi della società ed anche a quelli del giocatore. Noi rimaniamo a questo, poi vedremo come andrà a finire. Se ho parlato di questo con Galliani? A parte qualche battuta scherzosa, abbiamo cercato di evitare l'argomento. Col Milan, in fondo, c'è un bel rapporto".
Io credo che ormai Moratti abbia sostituito Moggi per quanto riguarda l’antipatia nel mondo del calcio. In fondo era un po’ il suo obiettivo: da sempre, infatti, il patron nerazzurro andava ripetendo che preferiva essere antipatico e vincere.
Ma l’arroganza che mostra in certe situazioni è davvero molta: “c'è una chiara volontà del giocatore di trasferirsi nell'unica società che lo aveva cercato per lungo tempo, che è l'Inter”.
Come può Moratti saperlo?
Che ne sa se qualcun altro ha telefonato prima di lui a Cellino per avere notizie su Suazo?
Quello che diceva Moggi circa lo “spionaggio industriale” erano solo fantasie dell’ex Re del Mercato: Moratti come potrebbe mai controllare tutti i movimenti di una persona (Cellino) che avrebbe potuto tranquillamente essere stato avvicinato da qualcun altro, né può controllare le telefonate ricevute o effettuate da Cellino…

Non può, giusto?

……o lui può?


Sabino Lops

mercoledì 20 giugno 2007

Inter: ufficialmente scippatori!

Pm Milano: Inter senza requisiti per iscrizione campionato 2005-06

13:23 del 20 giugno
Nel provvedimento di chiusura delle indagini sulle plusvalenze, dove sono indagati per falso in bilancio il presidente dell'Inter Massimo Moratti, l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e altri, il pm milanese Carlo Nocerino mette in dubbio la regolarita' dell'iscrizione dei nerazzurri al campionato 2005/2006, quello vinto a tavolino dal club di Moratti: "L'equilibrio finanziario sarebbe saltato - scrive Nocerino - se la societa' avesse evidenziato le perdite connesse alle plusvalenze fittizie e l'Inter non avrebbe superato i parametri chiesti dalla Covisoc per l'iscrizione al campionato 2005-2006".

font:calciomercato.com

martedì 19 giugno 2007

Moratti si autodenuncia


Il trasferimento di David Suazo al Milan, come prevedibile, ha acceso la miccia delle polemiche. Il presidente dell’Inter Massimo Moratti attacca sia il Cagliari che il Milan che a suo dire si sono comportati in maniera scorretta nei confronti della societa’ nerazzurra visto che l’accordo per la cessione dell’attaccante honduregno era stato trovato.

Ma, insieme alla comprensibile rabbia, a Moratti “scappa” una frase che dovrebbe avere un seguito per la giustizia sportiva: “Non ci sono ragioni per aver fatto questo – ha spiegato Moratti - visto che c'era un accordo completo con loro. Il giocatore comunque ha firmato per noi, quindi vedremo. Cellino non mi ha trovato? E' una bugia perché non mi ha mai cercato. Anche l'atteggiamento del Milan è poco giustificabile, i caratteri li conosco...”.

L’accordo con il Cagliari non era stato ratificato, quindi l’Inter non poteva, stando a quanto previsto dalle norme del codice di giustizia sportiva, far firmare alcun contratto al giocatore. Di più. Non poteva nemmeno contattarlo. Borrelli e Palazzi si muoveranno? Dubito fortemente...

Ma l’atteggiamento di Moratti è incredibile: lo scorso anno si è comportato nello stesso modo lui nei confronti del Milan, soffiandogli Ibrahimovic quando i rossoneri avevi già raggiunto un accordo con la Juventus e col giocatore. Quest’anno è toccato a lui subire uno “smacco” e non ci sta…

Moratti si comporta come tutti i dirigenti delle società italiane e non: ma continua a professarsi diverso dagli altri…

fonte:calciomalato